Galatéa è diventata grande

Galatéa Bellugi, l’attrice francese protagonista de L’APPARIZIONE, anche se giovanissima, non è certo nuova al grande schermo. Nata e cresciuta in una famiglia d’arte a Parigi, suo padre è infatti Duccio Bellugi Vannuccini, scenografo e attore di origine italiana della compagnia Theâtre du Soleil, sua madre è una costumista teatrale e cinematografica, mentre la sorella Alba ha già riscosso i primi successi da star con Quasi amici di Nakache e Toledano e La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu.
Dopo aver scoperto Gena Rowlands nei film di Cassavetes, anche la piccola Galatéa frequenta il mondo dello spettacolo già dal 2003, diretta prima dalla regista Ariane Mnouchkine a teatro, e poi da
Jérôme Bonnell per la sua prima prova cinematografica in Les yeux clairs.

 

Un’attrice con superpoteri

Continua a calpestare set e palchi per tutta l’adolescenza, ottenendo il suo primo ruolo da protagonista nel 2015 con À 14 ans di Hélène Zimmer; successivamente interpreta la parte di una ragazza madre in Keeper di Guillaume Senez, che vince il premio come Miglior Film al Festival di Torino. Nel 2016, è nel cast di Riparare i viventi della regista Katell Quillévéré, presentato nella sezione Orizzonti della 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Nel 2017 incontra Gabriele Salvatores che le offre l’opportunità di farsi conoscere anche in Italia: insieme a Ludovico Girardello, diviene così la co-protagonista del sequel del fantasy
Il ragazzo invisibile.

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La vera rivelazione 

Nel suo ultimo lavoro, L’APPARIZIONE, affianca con coraggio e professionalità il gigante Vincent Lindon, Migliore Attore al 68° Festival di Cannes 2017 per La legge del mercato di Stéphane Brizé. Nel noir d’inchiesta di Xavier Giannoli, Galatéa interpreta Anna, una giovane e misteriosa novizia che sostiene di aver visto la Vergine Maria. Con una grazia e una delicatezza rarissime tra le più giovani, Galatéa recita con maturità da attrice esperta. Per prepararsi al ruolo ha trascorso alcuni giorni in un convento tra le sorelle, osservando la loro vita quotidiana e pregando con loro 6 volte al giorno. “Ho assaporato il piacere e l’inquietudine del silenzio. Non credo ma mi affascina il mistero.”

Giannoli ha detto che la vera apparizione per lui e per tutto il film è stata proprio Galatéa, grazie alla sua presenza magnetica e celestiale e all’innocenza che ha saputo donare a un personaggio così sfaccettato. Un’interpretazione penetrante che ha conquistato pubblico e critica.
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