Ecco 5 curiosità su DISOBEDIENCE, il nuovo film di Sebastián Lelio, al Cinema dal 25 Ottobre.

La canzone di Esti e Ronit

Uno dei momenti più toccanti di DISOBEDIENCE coincide con la prima volta in cui le due protagoniste si ritrovano da sole nella vecchia casa di Ronit. Dalla radio parte un canzone, che Esti canticchia sottovoce. Le parole coincidono con ciò che accade sullo schermo:

“Whenever I’m alone with you / You make me feel like I am home again” 
“Ogni volta che sono solo con te / Mi fai sentire di nuovo a casa”

È Lovesong dei The Cure.

Rachel Weisz è la produttrice principale del film

Dopo aver letto il romanzo di Naomi Alderman, l’attrice de La mummia e The Lobster ha comprato subito i diritti del libro per trasformarlo in un film. Non nuova all’esperienza da produttrice, la Weisz ama scegliere i progetti in cui può interpretare liberamente ruoli inediti in universi poco esplorati dal cinema mainstream. Soprattutto in questo caso, ha voluto sviluppare una storia che da spettatrice avrebbe voluto vedere al cinema. Il suo primo pensiero per la regia è stato proprio Sebastián Lelio: “ho visto Gloria e mi ha conquistato il modo in cui sa raccontare le donne”. Indispensabile l’aiuto della co-sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz, già nota per collaborato ad Ida di Paweł Pawlikowski.
Dopo aver terminato le riprese di DISOBEDIENCE, Rachel ha dato alla luce la sua prima figlia con il marito Daniel Craig.

Disobedience è la storia (quasi) vera dell’autrice del romanzo Naomi Alderman

La scrittrice è nata e cresciuta davvero in una comunità ortodossa ebraica, nel quartiere Hendon di Londra, lo stesso dove è ambientato DISOBEDIENCE. Soffocata dalle restrizione che la religione e la famiglia le imponevano, come Ronit è scappata a New York per perseguire la sua carriera artistica.
Oltre ad essere una delle scrittrici contemporanee più affermate, Naomi è anche una nota sceneggiatrice di videogiochi.

disobedience_McAdams_Weisz_Nivola

La preparazione intensiva di Alessandro Nivola e Rachel McAdams

Gli altri due preziosi protagonisti di DISOBEDIENCE, che interpretano la coppia sposata Dovid, discepolo prediletto del rabbino, ed Esti, hanno dovuto immergersi in vere e proprie comunità ultra-ortodosse per mesi, ancora prima di cominciare a girare, per potersi calare nel loro ruolo. Riuscendoci alla perfezione.
Se all’inizio gli attori erano guardati con sospetto, i membri li hanno presto accolti con fiducia e disponibilità, aiutandoli a studiare usi e costumi.

Caratteristiche dell’ebraismo ultra-ortodosso

La comunità insulare dipinta in DISOBEDIENCE esiste davvero e riflette alcune delle pratiche osservate dagli cosiddetti ebrei Haredim. Ragazzi e ragazze studiano separatamente fino ai 18 anni; uomini e donne non si possono toccare a meno che non siano sposati. Durante gli Shabbat o altre cerimonie sono vietati cellulari ed è regolato anche l’utilizzo dell’illuminazione elettrica. Televisione e Internet sono generalmente proibiti.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, gli uomini indossano generalmente pantaloni scuri e camicie bianche e, oltre alla classica kippah, portano diversi cappelli tra cui la lobbia o il bekishe. Le donne portano abiti molto lunghi e coprenti e usano spesso parrucche.
Le riprese di DISOBEDIENCE sono state seguite da ben 10 consulenti di religione ebraica, in modo da rispettare e riportare accuratamente i dettagli di un realtà così distante dalla nostra.