In occasione dell’uscita di DISOBEDIENCE nel Regno Unito, Sebastián Lelio torna a parlare del suo universo cinematografico in continua evoluzione e del suo lavoro con gli attori, a cui tiene particolarmente. In una nuova intervista rilasciata al The Guardian, il regista cileno ha raccontato della sua sorpresa quando gli è stato fatto notare della trilogia involontaria che si è creata con i suoi ultimi 3 film, dal Premio Oscar Una donna fantastica a Disobedience e Gloria Bell.
“Non ci avevo pensato in realtà” ha dichiarato “ma in effetti tutti ruotano intorno a 3 donne, eroine nel loro modo tutto speciale, ritenute trasgressive e diverse, che lottano per portare al centro del mondo la loro storia, sollevando questioni importanti sulla società e su loro stesse.”
E parlando di donne, a proposito della chiacchieratissima scena di sesso omosessuale tra Rachel Weisz e Rachel McAdams, Lelio ha detto: “Sapevo che sarebbe stata il cuore di tutto il film ma nello storyboard è rimasta in bianco. Ha affidato tutto alle attrici, senza prove, ma riservando loro attenzione e delicatezza nel momento delle riprese.”
E continua: “Quella scena mi ha fatto riflettere su come sia rappresentato il sesso oggi. Il porno è dappertutto ma manca l’erotismo. Ci stiamo anestetizzando. Qua ho dovuto pensare a come rendere sensuale il sesso senza la nudità, dato che Esti e Ronit rimangono quasi completamente vestite: volevo rappresentare al meglio cosa era più importante per queste due amanti, il loro modo unico di comunicare, che appartiene a ogni coppia. Spero di esserci riuscito.”
E mentre DISOBEDIENCE continua ad affermarsi come uno dei migliori film dell’anno (Alessandro Nivola ha vinto il Premio come Migliore Attore Non Protagonista agli ultimi British Indipendent Film Awards), Lelio si prepara all’uscita del remake di GLORIA BELL, dove Julianne Moore prende il posto dell’attrice cilena Paulina García. Il regista ha commentato così la scelta di trasportare lo splendido personaggio premiato al Festival di Berlino in America: “La bellezza della performance di Julianne non incide su quella altrettanto perfetta di Paulina. È come una melodia, suonata da due band completamente diverse. Girare questo remake è stato per un atto di sfida e soprattutto libertà.”
GLORIA BELL, già osannato dai critici che l’hanno visto a Toronto, arriva negli schermi italiani entro la prima metà del 2019.
L’immagine in evidenza è di Antonio Olmos per The Observer.