Rachel Weisz e Rachel McAdams sono le due splendide protagoniste dell’acclamato film del regista Sebastián Lelio DISOBEDIENCE. Che siano donne cinquantenni come in Gloria, transessuali, come in Una donna fantastica, o lesbiche, il regista cileno ha la capacità straordinaria di raccontare personaggi femminili con una rara empatia e come pochi altri sanno fare.
Le due attrici che questa volta prestano il loro volto (e il loro corpo) al regista cileno non hanno bisogno di presentazioni.

LA MUSA WEISZ

Rachel Weisz è diventata famosa nel 1999 con il ruolo di Evelyn Carnahan nella saga cult La mummia. Dopo aver affiancato Hugh Grant in About a boy, ha ottenuto i suoi primi premi importanti per The Constant Gardener – La cospirazione (2005) con la vittoria di un Golden Globe e l’Oscar come migliore attrice non protagonista. In seguito è diventata la musa di autori importanti come Darren Aronofsky (suo ex compagno da cui ha avuto un figlio, prima dell’attuale relazione con Daniel Craig) ne L’albero della vita (The Fountain), Wong Kar-wai in Un bacio romantico – My Blueberry Nights, Alejandro Amenábar in Agora e ultimamente di Yorgos Lanthimos, con i ruoli in The Lobster e La favorita, presentato all’ultima Mostra di Venezia. Indimenticabile protagonista anche di uno dei capolavori del maestro Terence Davies, Il profondo mare azzurro, la Weisz ha lavorato anche il nostro Paolo Sorrentino in Youth La giovinezza.
Parallelamente al suo lavoro da attrice, la Weisz ha cominciato a produrre film che esplorano temi che solitamente vengono tralasciati dal cinema mainstream e in cui è più libero di scegliere il suo ruolo da interprete. Con Disobedience è produttrice per la seconda volta, dopo The Shape of Things.

IL CASO McADAMS

Rachel McAdams deve invece la sua fortuna, oltre che alla sua sofisticata bellezza e alla sua bravura, al ruolo di Regina George, l’antagonista di Mean girls.  La consacrazione definitiva arriva con Le pagine della nostra vita, tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Spark, adattamento di cui è protagonista insieme a un emergente Ryan Gosling (con cui ebbe una vera relazione sentimentale). Successivamente cattura l’attenzione con Red Eye di Wes Craven e La neve nel cuore. La notorietà cresce ancora di più con la partecipazione al nuovo remake di Sherlock Holmes di Guy Ritchie con Robert Downey Jr. e Jude Law. In seguito comincia a dedicarsi a ruoli sempre più ricercati, lavorando con Woody Allen, Terrence Malick e con Tom McCarthy ne Il caso Spotlight, ruolo che le vale la candidatura all’Oscar come Migliore attrice non protagonista. Ha inoltre fatto parte del cast della prima stagione cult di True Detective.

PICCOLE CURIOSITÀ

Le Rachel hanno avuto entrambe un esordio “italiano”: la Weisz appare infatti in un piccolo ruolo nel cult di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola, mentre la McAdams debuttò sullo schermo cinematografico con Paolo Virzì, in My name is Tanino.

Le due non hanno mai fatto parte dello stesso cast fino ad ora, ma in realtà hanno già lavorato insieme (anche se separatamente) nel set di To the wonder di Malick, in cui però la parte della Weisz è stata completamente tagliata.

Durante la lavorazione di Disobedience, entrambe le Rachel sono rimaste incinte.